L’enigma del libro dei morti, Martin Rua (Newton Compton 2017) a cura di Micol Borzatta

lenigma-del-libro-dei-morti_9148_x1000

 

Linguadoca 1548.

Nel paesino di Montségur si è diffusa una terribile epidemia. Subito dopo il passaggio di Arnaud Saunìere, e del suo corteo, che declamano l’arrivo del diavolo attraverso una strana malattia chiamata l’artiglio del diavolo, le persone iniziano a morire una dopo l’altra colpite da un morbo che inizia con delle macchie purulente che fanno marcire il corpo.

Il dottor Etienne Domergue cerca in tutti i modi di trovare una soluzione, ma nessun suo antidoto sembra funzionare, l’unica soluzione è contattare il maggior esperto di peste che ci sia al mondo: Michel de Nostredame, Nostradamus.

Francia, primavera del 2004.

L’archeologo Yves Charpentier porta alla luce un vecchissimo tesoro cataro.

Appena lo vengono a sapere i finanziatori dello scavo, decidono di occultare tutto, insabbiare ogni notizia e far sparire nuovamente il ritrovamento.

Parigi, giorni nostri.

Una nuova epidemia di peste è scoppiata sul territorio francese.

Epidemia che il dottor Mansour aveva previsto, ma che il governo francese non ha voluto prendere in considerazione.

Per debellare il morbo e germare l’attacco batteriologico sospettato dal governo, viene incaricata l’unità speciale Horus, capitanata da Khadija Moreau, ma l’unico che saprà come affrontare il tutto è Gabriel Nostradamus.

Secondo romanzo della Prophetiae Saga, ritroviamo nuovamente Moreau con la sua squadra e, ancora più importante, Gabriel Nostradamus, il Solitario, colui che parla con gli spiriti.

Come sempre le descrizioni sono talmente minuziose che al lettore sembra di viaggiare fisicamente sia nelle varie epoche che nei luoghi, anche in quelli che non conosce direttamente.

La storia è narrata con semplicità, coinvolgendo totalmente il lettore, impresa per niente facile a causa dei continui salti temporali e della miriade di personaggi che l’autore mette in gioco.

Un romanzo spettacolare che sa unire storia, mistery e finzione in maniera egregia.

Micol Borzatta

Lascia un commento