Recensione
Raccolta di quattro racconti, nata dalla voglia di provare a rispondere ai grandi interrogativi sulla vita e la morte.
Le storie hanno tutte ambientazioni ed epoche diverse, il filo conduttore è la volontà di affrontare realtà inesplorate, posti infestati e interrogativi senza risposta.
Le atmosfere sono tutte gotiche oggi anti, con grandi manieri inquietanti come film e romanzi gotici-horror ci hanno abituato.
High Wall
Tre racconti basati sull’intreccio tra la dimensione reale e quella spirituale, divisi in mente, corpo e anima.
Periferia di Glasgow, 1880.
Charlotte Plath, una bambina che ha perso i genitori, arriva a High Wall, la dimora dello zio, fratello della madre.
La casa è un enorme maniero gotico dai colori molto scuri. Ad attenderla la zia, una donna austera vestita a tutto, che fin da subito le fa capire che non è proprio ben accetta. Cosa che sembra aumentare quando scopre che la nipote è muta dalla morte dei genitori.
Charlotte viene subito reclusa nella sua stanza e le viene detto che lo zio è molto malato, quindi non può vederlo.
La bambina decide di provare a trovare lo zio, e viene aiutata da uno strano ragazzo che sparisce ogni volta che compare la zia e nessun altro sembra vederlo o interagirci.
Chi è questo misterioso vicino di stanza, e come mai sembra essere l’unica a vederlo?
Il racconto parte subito facendoci conoscere Charlotte e trasmettendoci tutto il suo dolore, facendocela subito amare al punto che vorremmo abbracciarla e consolarla, dirle che tutto andrà bene e c’è chi la ama.
Un’altra protagonista primaria che conosciamo subito è la casa, che viene descritta con termini molto particolari, paragonando le finestre a occhi e la porta alla bocca, umanizzando la e facendoci capire che avrà una volontà propria. La storia è molto intrigante, anche se in alcune parti ricorda altri grandi romanzi della letteratura gotica e horror, si fa seguire molto bene e attornia il lettore di un’aurea di inquietudine che non passerà nemmeno alla fine del racconto.
Questo è il racconto dedicato alla mente, corpo e anima a voi scoprirli, non posso mica spoileravi tutto.
Seconda porta a sinistra
Racconta di un’evocazione fatta inconsapevolmente e andata male.
Infatti partiamo subito nello studio di un medico. Capiamo essere uno psichiatra, in cui la protagonista deve raccontare quello che è accaduto una fatidica sera a Cripple Creek. Un evento che l’ha portata ad avere bisogno delle cure del professionista.
Il registratore viene acceso e la storia inizia…
Ritroviamo le stesse atmosfere lugubri del primo racconto, e anche stavolta, inizialmente sono mascherate da situazioni normali.
Il trucco della registrazione e dell’invito del dottore nel prologo, portano il lettore ad affrontare il racconto con molta curiosità, tenendolo concentrato e attento.
Dimness-nella penombra
Siamo nella campagna inglese dove è nato il genere gotico.
Hampshire, 1818
La scena si apre sul professore dell’arte occulta Frank White Wood e un ragazzo, Dorian, che devono rimandare un demone nell’abisso da cui è venuto.
Dorian e gli altri ragazzi sono solo degli studenti figli di papà che non hanno idea di cosa stia succedendo e…
E per il momento nemmeno noi, ma andate avanti a leggere per scoprirlo, perché la storia è degna dei suoi predecessori che hanno dato i natali al genere gotico.
Semper Eadem
Una storia al rovescio che prende il lettore alla sprovvista, facendolo dubitare di tutto quello letto finora.
Una storia raccontata da più voci e da più punti di vista in cui compare una scelta e una trasformazione dal mondo mortale a…
E ci siamo di nuovo. Leggetelo per sapere perché ne rimarrete veramente colpiti e catturati, specie dal cambio di stile che avviene da una voce all’altra, differenziandolo, proprio come se fossero scritte da persone diverse. Tutte le storie rimangono con il finale aperto, portandoci a voler sapere cosa sarebbe accaduto se la storia fosse andata avanti.
Anche lo schema narrativo viene stravolto, proprio per destabilizzare il lettore per tutta la lettura.
Lettura veramente molto particolare, sia per impostazione che per contenuto.
Micol Borzatta
Copia ricevuta dalla casa editrice