RECENSIONE – Neverworld – Marissa Pessl – Mondadori 2019

TRAMA

In Neverworld, Marisha Pessl dà vita a un mondo vivido e inquietante facendo di questo romanzo dalle atmosfere suggestive una lettura che, in un susseguirsi di colpi di scena, lascerà il lettore senza respiro.
Rischiavo di rimanere bloccata qui per sempre. Qui, nel Neverworld, dove non sarei mai invecchiata. Non avrei mai avuto una famiglia. Non mi sarei mai innamorata. Ero un orologio funzionante in un mondo senza tempo.
Quando Beatrice frequentava il liceo, Jim, Martha, Whitley, Kipling e Cannon erano la sua famiglia, i primi veri amici che avesse mai avuto. Loro sei erano come un club, una società segreta invidiata da tutti gli altri studenti. E per tutti l'improvvisa e misteriosa morte di Jim, il più carismatico del gruppo e fidanzato di Bea, era stata un terremoto, di quelli che inghiottono la città e spazzano via ogni cosa. Un anno dopo, in occasione del compleanno di Whitley, Beatrice torna nella villa dove il gruppo era solito trascorrere lunghissime nottate a raccontarsi segreti, amori, piani per conquistare il mondo, sperando di trovare risposta alla domanda che ancora la tormenta: cosa è successo davvero al suo ragazzo? Perché, di questo è certa, i suoi (ormai ex) amici sanno molto più di quanto non diano a vedere. La notte corre via veloce, tra balli scatenati in un locale del centro, un po' troppi Moscow Mule, battute imbarazzanti e silenzi imperscrutabili, fino all'epilogo, un incidente d'auto dal quale il gruppo esce apparentemente illeso. Ma una volta rientrati alla villa, accade...

RECENSIONE

Le strane circostanze della morte di Jim Livingston Mason mi erano sempre parse irreali, anche se le avevo vissute direttamente.
Ripensandoci ora, in quella biblioteca insieme ai miei quattro ex migliori amici, tornare su ogni dettaglio fu come cercare di ricordare le regole di un gioco immaginario che facevo da bambina.

Fin dai tempi del liceo Beatrice, Jim, Martha, Withley, Kipling e Cannon erano come una famiglia.

Sei ragazzi molto diversi tra di loro, sia per ceto sociale che per carattere e attitudini, ma che qualcosa aveva unito.

Fino al giorno di una terribile tragedia: la morte di Jim.

A quel tempo Jim era il fidanzato di Beatrice, e mentre gli altri ragazzi avevano superato la cosa rimanendo uniti, lei si era distanziata da tutti.

Un anno dopo Beatrice viene invitata al compleanno di Whitley.

Inizialmente non vuole andare, ma poi decide di presentarsi, magari sarebbe riuscita a far luce sulla morte di Jim, che la polizia ha chiuso come un suicidio, ma che lei sa essere altro.

Arrivata alla villa viene subito portata a bere con gli altri per tutta la serata, e mentre rientrano hanno un incidente in auto.

Riescono ugualmente a tornare alla villa, ma qui riceveranno una visita molto strana.

Un uomo che si presenta come il Custode spiega a loro che in realtà sono in una sorta di limbo e continueranno a vivere quella stessa identica notte fino a quando non riusciranno, alla fine della nottata, a votare all’unanimità il nome dell’unico tra di loro che potrà continuare a vivere, e tre tutti gli altri moriranno definitivamente.

Secondo romanzo che leggo dell’autrice, dopo Notte americana e devo dire che ha saputo confermare tutte le mie aspettative.

Con un ritmo narrativo molto veloce e descrizioni piene di dettagli, ci ritroviamo catapultati in una storia incredibile, piena di approfondimenti, che per tutta la durata della lettura sembra plausibile in tutto e per tutto.

Gli approfondimenti mentali dei personaggi sono molto interessanti e coinvolgenti, portandoci a capire perfettamente le loro azioni, e spesso ci troviamo a domandarci, prima di giudicare loro, come avremmo agito noi nella loro stessa situazione.

La storia viene alternata da flash back che ci spiegano gli eventi del passato, districando la matassa del mistero e riempiendovi di colpi di scena che ci scuoteranno fin nel profondo.

Un lungo gioco mentale in cui i giocatori non sono solo i protagonisti della storia ma il lettore stesso.

Micol Borzatta

Copia di proprietà

RECENSIONE – Chiuditi dentro – Riley Sager – Time Crime 2022

TRAMA

Niente ospiti. È proibito passare la notte fuori. Non disturbare i residenti, tutti ricchi o famosi o entrambi. Queste sono le uniche regole per il nuovo lavoro di Jules Larsen come custode di un appartamento al Bartholomew, uno dei palazzi più suggestivi e misteriosi di Manhattan. Con il cuore spezzato e al verde, Jules è affascinata dallo splendore di ciò che la circonda e accetta l’offerta, pronta a lasciarsi alle spalle il passato. 
Quando conosce i residenti e il personale del Bartholomew, Jules è incuriosita da una collega, Ingrid, la custode dell’appartamento al piano di sotto che le ricorda in modo confortante, e al tempo stesso inquietante, sua sorella scomparsa all’improvviso otto anni prima. Quando Ingrid le confida che il Bartholomew non è ciò che sembra e le racconta la storia che si nasconde dietro la facciata scintillante del palazzo… l’inquietudine comincia a insinuarsi in lei. Ma Jules scaccia la paura, si ripete che sono solo innocue storie di fantasmi. Fino alla mattina dopo, quando scopre che Ingrid è sparita.Alla ricerca della verità, Jules scava più a fondo nel passato oscuro del Bartholomew e nei segreti custoditi tra le sue mura. E quando scopre che Ingrid non è la prima custode di cui non si hanno più notizie, sarà costretta a muoversi velocemente se vuole smascherare una setta di fanatici, fare luce sul passato e sfuggire al Bartholomew prima che da residenza temporanea si trasformi nella sua eterna dimora.

RECENSIONE

Manhattan giorni nostri

Jules Larsen è una ragazza di circa vent’anni con alle spalle una vita disastrosa.

Dopo aver perso la sorella, scomparsa nel nulla, perde entrambi i genitori. Quando pensa di aver ricostruito la sua vita, viene licenziata per ridimensionamento del personale e, tornando a casa in anticipo, trova il suo ragazzo a letto con un’altra.

A Jules si prospetta di passare il resto della vita sul divano della sua amica Chloe, quando trova un annuncio sul giornale in cui si cerca un apartament-sitter.

Jules telefona subito e fissa un colloquio.

L’appuntamento è al Bartholomew, un edificio antichissimo, pieno di gargoyle e considerato il palazzo più misterioso e suggestivo di tutta Manhattan.

A Jules viene spiegato quale sarà il suo compito, quale sarà la paga e le regole a cui dovrà sottostare, il tutto le sembrerà troppo bello per essere vero, e infatti il detto non è oro tutto ciò che luccica non sarà mai così vero.

Terzo libro dell’autore, dopo Final girls. Le sopravvissute e A casa prima di sera ritroviamo le stesse atmosfere cupe che sapranno tenerci svegli e attacchi alla lettura fino all’ultima pagina.

Come per gli altri romanzi, anche questa volta hanno un ruolo fondamentale le ambientazioni e i personaggi, che vengono resi molto particolareggiati, grazie a descrizioni minuziose volte a dare approfondimenti sotto ogni aspetto.

Specialmente i personaggi, infatti, riescono a trasmetterci le loro emozioni anche solo da una semplice descrizione dello sguardo, come se fossimo davanti a loro a guardarli di persona.

Lo svolgimento della trama è realizzata alternando capitoli ambientati nel presente a quelli relativi a qualche giorno prima, fino ad arrivare a unire i due archi temporali e da lì proseguire con una narrazione lineare.

Non mancano i colpi discena, sistemati in punti strategici, che ci faranno mettere in dubbio ogni nostra soluzione del mistero, fino alla fine, quando ci verrà spiegato tutto lasciandoci letteralmente a bocca aperta.

Una lettura che ha saputo confermare tutte le mie aspettative, e anche di più.

Micol Borzatta

Copia di proprietà

RECENSIONE – Fiori per Algernon – Daniel Keyes – TEA 2018

TRAMA

Uno dei grandi romanzi del XX secolo, un capolavoro della narrativa di anticipazione: il diario di un uomo che «voleva soltanto essere come gli altri».
Algernon è un topo, ma non un topo qualunque. Con un'audace operazione, uno scienziato ha triplicato il suo QI, rendendolo forse più intelligente di alcuni esseri umani. Di certo più di Charlie Gordon, che, fino all'età di trentadue anni, ha vissuto nella dolorosa consapevolezza di non essere molto... sveglio. 
Ma cosa succederà quando la stessa operazione verrà effettuata su Charlie? Quale sorte accomunerà la sua esistenza a quella del fedele amico Algernon? "Fiori per Algernon" è ormai considerato uno dei grandi romanzi del XX secolo, un capolavoro della narrativa di anticipazione: il diario di un uomo che «voleva soltanto essere come gli altri», un romanzo definito dal "New York Times" «magistrale e profondamente toccante», un'opera che ha ispirato film, serie televisive, musical, che ha vinto il Premio Hugo e il Premio Nebula e ha venduto oltre cinque milioni di copie nel mondo.

RECENSIONE

Charlie Gordon ha 32 anni e un QI di 68, ovvero è ritenuto mentalmente ritar­dato.

Charlie lavora in una panetteria e frequenta la scuola serale per adulti ritardati.

Attraverso la sua insegnante viene introdotto in un’Università per essere visto da alcuni ricercatori, che lo tro­vano perfetto per i loro esperimenti.

Questi dottori erano infatti riusciti a triplicare l’intelligenza di un topo tramite un’operazione al cervello, e ora vogliono provare con un umano.

Dopo aver conosciuto Algernon, il topo, Charlie si sente ancora più stupido e vuole ancora di più diventare intelligente, sottoponendosi all’operazione.

Cosa succederà però a Charlie, e cosa lo accomunerà ad Algernon?

Romanzo molto particolare, noi vi­viamo tutta la storia attraverso il diario scritto da Charlie, un diario iniziato appena entrato nella ricerca, per cui le prime 50 pagine sono total­mente sgrammaticate, piene di errori grammaticali, di sintassi, rendendole molto difficili da leggere.

Nonostante il punto di vista sia solo quello di Charlie, abbiamo comunque delle descrizioni molto approfondite di tutti i personaggi, oltre che delle ambientazioni.

Davvero ben sviluppato il lato psicologi­co del protagonista, in cui notiamo il cambiamento che la conoscenza e l’intelligenza gli procurano, trasformandolo da persona semplice a un uomo malizioso, avido ed egocentrico.

Storia molto profonda e commovente.

Micol Borzatta

Copia della biblioteca

RECENSIONE – L’attraversaspecchi vol. 2 Gli scomparsi di Chiardiluna – Christelle Dabos – E/O 2019

TRAMA

Secondo volume della saga dell’Attraversaspecchi (dopo il primo, Fidanzati dell’inverno), Gli scomparsi di Chiardiluna trascina il lettore in una girandola di emozioni lasciandolo, alla fine, con una voglia matta di leggere il terzo volume. Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. 
Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell’indagine solo per amore di Thorn, l’uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo. Sennonché Thorn è scomparso... Una saga per chi ha amato... Philip Pullman, la sua fantasia e le sue atmosfere. Twilight per la storia d’amore tra un uomo misterioso e tormentato, ma capace di profonde passioni, e una ragazza apparentemente impacciata, ma piena di risorse. Hunger Games per le incredibili avventure e per l’azione politica dei protagonisti che vogliono rovesciare un sistema di potere. Harry Potter per la ricchezza e l’articolazione del suo magico mondo.

RECENSIONE

Dopo le varie vicissitudini del primo volume della saga, Ofelia può finalmente smettere di nascondersi, e per farlo viene presentata al Sire dell’Arca Faruk, che la nomina vicenarratrice.

La carriera dura molto poco, e quando finalmente riesce a prendersi il suo spazio aprendo un negozio di lettura, a Città Cielo, viene a conoscenza che a Chiardiluna stanno avvenendo delle stranissime sparizioni, che portano Faruk a richiamarla a corte per indagare e trovare gli scomparsi.

Ofelia inizia a indagare, nonostante chiunque cerchi di metterle il bastone tra le ruote, ma quello che scopre sarà più sconvolgente di tutto quello accaduto fino a quel momento, portando la vita di molte persone a dipendere dalle sue mani.

Secondo volume della saga, iniziamo esattamente dove ci eravamo fermati con il primo, continuando così una narrazione lineare.

Il ritmo narrativo è sempre molto adrenalinico, seguendo alla perfezione i mille avvenimenti che accadono anche in questo romanzo, che nonostante sia un secondo volume non è per nulla di passaggio, come normale accade con le saghe.

Le descrizioni sono sempre molto visive, sia per quanto riguarda le ambientazione che per i personaggi, che sono costruiti con mille sfumature, permettendo al lettore di riconoscerli anche solo dai discorsi o dalle azioni, senza dover sempre specificare chi sta facendo cosa.

Lo sviluppo della storia è realizzato davvero bene, non ci sono forzature o comportamenti strani solo a beneficio della narrazione.

Il finale, anche stavolta, ha un cliffhanger che ci porta voler leggere subito il terzo volume della saga.
Molto ben fatto anche l’audiolibro su Audible.

Micol Borzatta

Copia di proprietà

RECENSIONE – L’uomo del labirinto – film del 2019 di Donato Carrisi

“L’uomo del labirinto” è un film del 2019, diretto, prodotto e sceneggiato da Donato Carrisi, e trat­to dal suo romanzo omonimo.

La storia parla di Samantha Andretti, un’adole­scente che viene rapita mentre sta andando a scuola.

I genitori chiamano subito Bruno Genko, un investigatore privato, per incaricarlo del ritrova­mento della figlia.

Quindici anni dopo Samantha si sveglia ricove­rata nell’ospedale di Santa Caterina, seguita dal dottor Green, un profiler.

Mentre Green cercava di scavare nella mente della donna, per scoprire dove fosse stata e chi la rapì, Genko riprende le indagini interrotte quindici anni prima.

Il film inizia con Samantha che si sveglia in ospedale e ha al suo fianco il Dottor Green, un profiler che vuole aiutarla a ricordare cosa sia successo durante gli anni della sua scomparsa.

Nel mentre seguiamo Bruno Genko, un investigatore privato che, negli ultimi giorni della sua vita, vuole catturare il colpevole del rapimento di Samantha.

Il film ha un buon ritmo, si guarda attentamente, ma non riesce a trasmettere quel senso di ansia, terrore e claustrofobia, che invece trasmetteva il libro, come se la mano che ha scritto entrambi fosse diversa, e non sempre Carrisi.

Tra film e libro ci sono molte differenze, e alcune inutili, come ad esempio il cubo di Rubik del libro, nel film diventa un cubo in cui su ogni faccia c’è un labirinto da percorrere con una pallina.

Un’altra enorme differenza è il passato di Linda e da chi raccoglie le informazioni Genko, cambiamenti che non hanno nessuna necessità.

Anche il finale, a mio avviso stona un po’, perché nel film hanno aggiunto una sorta di secondo finale che non ha molto senso.

Molto bella la scelta di usare delle luci molto fumettistiche come sfondo nelle strade, quando Genko è in macchina, mentre ho trovato inutile l’aggiunta delle visioni.

Un film pieno di atti e bassi, ma carino.

Micol Borzatta

Visto su Netflix

RECENSIONE – L’uomo del labirinto – Donato Carrisi – Longanesi 2017

TRAMA

L'ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d'ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. 
Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l'Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l'unico a inseguire il mostro. Là fuori c'è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l'ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c'è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine... E questa è l'occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L'Uomo del Labirinto l'ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.

RECENSIONE

Samantha Andretti è una normalissima bambina di 13 anni, che aveva passato la notte in bianco, perché quella mattina, il ragazzino più carino della scuola, le voleva parlare.

Sam decide di uscire di casa in anticipo e, vicino alla scuola, decise di specchiarsi nel finestrino di un furgoncino per controllare di essere in ordine quando, di colpo, lo sportello si aprì e un uomo con la testa di coniglio con gli occhi a cuore, la tira dentro facendola sparire.

Quindici anni dopo la polizia riceve una telefonata anonima, in cui comunica loro la pre­senza di una donna, nuda e ferita, nella zona delle paludi.

La polizia arrivò di corsa, effettivamente la soffiata era corretta e la donna era proprio Sam, la bambina scomparsa quindici anni prima.

La polizia inizia subito a indagare, per scoprire dove Sam è stata in tutti quegli anni, chi l’ha rapita e cosa le è capitato.

A indagare, però, non c’è solo la polizia, ma anche Bruno Genko, un investigatore privato che, quindici anni prima, era stato incaricato di ritrovare Sam, ma la polizia non crede alle sue scoperte.

Genko ha anche un altro problema, due mesi prima gli hanno dato solo due mesi, e lui vorrebbe risolvere il caso prima di morire.
Ottavo romanzo dell’autore, è indirettamente collegato alla serie di Mila Vasquez.

La storia è narrata sia dal punto di vista di Genk 0, che da quello di Sam, composto quasi esclusivamente da flashback.

Le descrizioni sono molto dettagliate, sia quelle relative alle ambientazioni che quelle dei personaggi.

Proprio grazie alle descrizioni così nitide, il lettore riesce a empatizzare con i personaggi, ma soprattutto con le ambientazioni, provando la claustrofobia e il terrore di Sam.

Il ritmo narrativo è molto scorrevole e la storia piena di colpi di scena.

Un romanzo che può essere letto standalone e di cui Netflix ha fatto un film, che consiglio vivamente.

Micol Borzatta

Copia presa in biblioteca

RECESIONE – Hell Bent. Portale per l’inferno – Leigh Bardugo – Mondadori 2023

TRAMA

Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile magnifico di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.

Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un'anima dall'inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. 
Ma Galaxy "Alex" Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale. Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l'assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il "gentiluomo della Lethe". Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all'opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l'oscurità insita nelle mura dell'università.

RECENSIONE

Nonostante tutti lo diano per morto, Alex e Dawes sono convinti che Darlington sia ancora vivo e intrappolato all’Inferno, e vogliono liberarlo, andando contro ai voleri della Lethe.

Aprire un portale per l’inferno non è così semplice e, soprattutto non si sa cosa ne può uscire, ma Alex e i suoi amici lo scopriranno presto.

Secondo volume della serie, ci ritroviamo solo pochi mesi dopo dagli eventi del primo volume.

Alex la ritroviamo uguale ma, nello stesso tempo cambiata dagli eventi che hanno portato alla scomparsa del suo mentore.

La sua lotta interiore è alla base di tutta la storia e viene approfondita e descritta con una minuzia piena di dettagli.

Anche gli altri personaggi e le ambientazioni, hanno lo stesso tipo di descrizioni, che ci portano a vivere la storia in prima persona.

Il ritmo è ben cadenzato, molto veloce e pieno di azione, trasformandolo in un secondo volume anomalo, ovvero non il classico volume transitorio.

Il finale è davvero entusiasmante, ora però vorrei che il terzo volume esistesse già.

Micol Borzatta

Copia di proprietà