
Finalmente, dato il mio smisurato amore per Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, sono riuscita a leggere questo capolavoro di Alessia Coppola.
La trilogia comprende ALice from Wonderland, i due spin off Freak Love e Blue Dream, il racconto breve Oltre il tempo e lo spazio e il secondo libro delle avventure Alice through the looking glass.
La storia inizia da dopo la morte Lewis Carroll con un’Alice che vaga per Londra senza aver nessun ricordo né di chi sia né del suo passato.
Presa sotto la protezione di una coppia gentile, l’adottano e la crescono come se fosse loro figlia, e grazie alla grande somiglianza di Alice con la loro figlia morta la chiamano Astrid. Astrid però si sente soffocare, la vita d’alta borghesia, con i suoi balli e le regole non riesce ad accettarla, e quando la madre adottiva decide che sia arrivato il momento per loro di sceglierle un marito, capisce che è arrivato il momento di scappare.
Si ricorda delle strane sensazioni che ha sentito quando un giorno ha visto uno strano ragazzo fare il capellaio in un negozio vicino a casa e del dolore e del vuoto provato quando scoprì che se n’era andato, così decise di cercarlo.
Nel frattempo si ferma in un albergo dove dice di chiamarsi Marianna e per pagarsi la stanza lavora come bambinaia per la proprietaria che non sa a chi affidare i suoi tre figli.
Durante una gita al parco con i bambini Marianna incontra Algar, un ragazzo molto strano, perfetto lord inglese sia negli atteggiamenti che nello stile , che le rapisce il cuore e le fa dimenticare tutti, fino a quando per puro caso non rivede dalla finestra il ragazzo dai capelli rossi che faceva il capellaio.
Sente di nuovo una strana sensazione nel petto, ma quando esce per cercarlo, ma purtroppo non lo trova. Da quel momento intuisce che Algar le sta nascondendo qualcosa.
Dopo aver scoperto la vera identità di Algar, Marianna scappa dalla locanda e mentre corre per strada si scontra con il Edmund, il ragazzo dei cappelli e da quel momento ricorda tutto: lei è Alice, Edmund il suo amato Cappellaio Matto e Algar il terribile Brucaliffo.
Da questo momento Alice ed Edmund iniziato un viaggio alla ricerca di tutti i loro amici, per riportarli a ricordare la loro vera natura e trovare un modo per ritornare tutti insieme a Wonderland.
Incontrano così Rupert, il Bianconiglio, in un negozio di orologi, Elfride, la Rossa, che fa la venditrice mendicante di rose rosse, e sua sorella la Bianca trasformata in una spilla, un mazzo di carte che in realtà sono l’esercito della Rossa e i pezzi di una scacchiera che sono l’esercito della Bianca.
In un circo fuori Londra che è conosciuto per il freak show trovano Wade, lo Stregatto, Rent e Brent, i gemelli Picopanco e Pancopinco, e Leonard, il coniglio marzolino.
Grazie a viaggi avanti e indietro nel tempo le avventure dei nostri amici li porteranno in nuovi mondi, nuove avventure e a conoscere nuovi amici, tra cui Nikola Tesla e Sigmund Freud.
Negli spin off possiamo vivere in Freak love l’incontro tra Wade e Mirea, mentre in Blue dream possiamo entrare in prima persona in uno dei tanti tentativi di Algar di far innamorare di lui Alice, ma sarà solo in Oltre lo spazio e il tempo che anche lui incontrerà l’amore della sua vita.
Un romanzo davvero unico e magico che sa ricreare il mondo fantastico di Wonderland mantenendo una perfetta trasposizione terrena di tutti i personaggi, che pur diventando umani mantengono tutti una caratteristica della loro forma originale.
Lo stile della Coppola sa rispettare alla perfezione lo stile usato precedentemente dal creatore della storia Carroll, portando giusto quella freschezza moderna che non guasta e quell’unione tra realtà e fantasia che rende il tutto ancora più vivo.
Ottima la creazione del mondo dietro lo specchio in cui vivono i personaggi speculari. Un mondo che sa conquistare e terrorizzare, e che porta il lettore a voler aiutare Alice, entrando così ancora di più nella storia.
Un romanzo che nonostante le sue 650 pagine si legge in un paio di giorni, tutto d’un fiato, perché, specialmente per chi ama Alice e i suoi amici, non si riesce ad abbandonarli nemmeno per un attimo.
Un romanzo che alla fine chiude una storia, ma che come specificato all’inizio, non la chiude, perché le storie non si chiudono alla fine di un libro, ma continuano a vivere fuori di esso, e chissà magari Alessia Coppola ci renderà felici portandoci a rincontrare i nostri amici ancora una volta in una prossima storia.
Micol Borzatta