Regan MacNeil ha 12 anni e vive con la madre Chris, una famosa attirce, i due domestici, Willie e Karl, e la segretaria della madre che le fa anche da tata, Sharon.
Un giorno Regan inizia ad avere atteggiamenti strani, nervosa, svogliata, inizia ad andare male a scuola, a iniziare un linguaggio volgare mai usato prima. Chris la fa visitare da vari medici, prima medici generici, poi neurologi e infine psichiatri. Nessuno riesce a trovare una spiegazione o una cura.
I giorni passano e Chris si rivolge a un prete per un esorcismo. Le viene consigliato di rivolgersi al gesuita Damien Karras.
Karras accetta di aiutare la piccola, inizialmente evitando il più possibile l’esorcismo, che per lui avrebbe solo peggiorato la situazione, ma poi deve ricredersi e chiedere il permesso del vescovo.
L’esorcismo dura tre giorni, ma solo quando Karras sfida il demone di prendere lui per poi suicidarsi si può dichiarare Regan salva.
Dopo svariati anni dall’aver visto il film sono riuscita a leggere il libro. Libro che avrei voluto leggere fin da subito ma che a causa di vari impegni non sono mai riuscita.
Ora non so se è per colpa dell’attesa che ha aumentato le aspettative o se sono stata fuorviata dal film, visto quando ero una ragazzina quindi abbastanza suggestionabile, ma devo dire che sono rimasta davvero molto delusa.
La trama per carità è ben realizzata e si può dire che quando hanno fatto la trasposizione cinematografica hanno realizzato un buon lavoro, a differenza di quanto siamo abituati. Però lo stile narrativo è lento, la prima parte sembra non passare mai, dà pochissime informazioni, quasi da risultare inutile. La seconda, che è dove Regan inizia a cambiare, già diventa un pochino interessante, ma rimane comunque molto lenta, il lettore non si sente coinvolto, non vive l’angoscia della madre, è una narrazione fredda. La terza parte non ne parliamo. Nella terza e nella quarta parte è dove praticamente succede tutto. Arriva padre Karras, c’è lo studio da parte della chiesa di Regan che oramai è all’apice della possessione, c’è l’esorcismo, e quindi la grande battaglia tra il bene e il male per la salvezza di Regan. Dovrebbero essere pagine piene di brio, pagine convulse, si dovrebbe trovare uno stile narrativo pressante, veloce, coinvolgente, che trasmetta al lettore l’importanza degli avvenimenti e la pesantezza della situazione, invece nulla. Il lettore si trova quasi ad addormentarsi mentre legge, può usarlo tranquillamente come lettura serale prima di andare a letto perché non c’è nessun rischio di perdere il sonno perché troppo coinvolti. Come per il resto del libro è freddo, asettico, una narrazione distante e assolutamente per niente spaventoso.
Proprio così, un altro problema del libro è che dovrebbe essere un romanzo horror, trasmettere paura e angoscia e invece niente anche da questo lato. Niente di niente. Un romanzo che dovrebbe terrorizzare non solo per l’argomento demoniaco, ma per la situazione psicologica che vivono i protagonisti, sembra semplicemente una favola per ragazzini in versione dark.
Un romanzo che aspettavo di assaporare da tanto, ma che purtroppo mi ritrovo a non poter consigliare a nessuno.
Micol Borzatta