
Dopo una lunga ed epica battaglia Shea riesce a sconfiggere Brona. Le Quattro Terre ora possono vivere in pace e in armonia, e le razze convivono tranquillamente.
Will Ohmsford, nipote di Shea, viene accettato a Storlock, la comunità più famosa di gnomi guaritori.
Molto legato allo zio Flick, pur essendo in possesso delle Pietre Magiche del nonno, non ha mai avuto nessun interesse nell’approfondimento della magia elfica.
Come ogni volta che le cose vanno bene, ecco che un male terribile mette tutto a rischio, ed è così anche questa volta.
Infatti a Storlock si presenta Allanon, l’ultimo Druido, per convincere Will a seguirlo perché l’Eterea, la pianta che sigilla il mondo in cui sono reclusi i demoni e lo divide dal nostro, sta morendo e il Divieto, la magia che tiene i due mondi separati, si sta indebolendo, al punto che il Dagda Mor, il demone più potente, è già riuscito a varcarlo e arrivare nel nostro mondo, portando con sé il Mietitore e il Camaleonte.
L’Eterea è servita ogni anno da sette elfi, generalmente tutti uomini, ma quell’anno, dopo 500 anni, viene scelta anche una ragazza, Amberle Elessedil, nipote del re degli elfi.
Un giorno Amberle scappa da palazzo e da Amborlon, lasciando l’Eterea incustodita.
I sei eletti rimasti vengono uccisi dal Mietitore quella stessa notte.
Allanon, al suo arrivo, comunica subito che l’unico modo per salvare l’Eterea è che un eletto immerga il seme dell’Eterea nel Fuoco di Sangue.
Allanon e Will si mettono subito sulle tracce di Amberle, l’ultima eletta sopravvissuta, e una volta rintracciata la riportano al palazzo dove viene riconosciuta dall’Eterea che le affida il suo seme.
Inizia così il viaggio verso il Fuoco di Sangue, meta che però conoscono molto bene anche i Demoni, i quali faranno di tutto per uccidere Amberle.
Romanzo spettacolare che continua la trilogia del ciclo di Shannara trasportandoci in una nuova avventura ambientata anni dopo il primo romanzo.
I personaggi che incontriamo sono, come sempre, molto ben delineati e definiti, descritti minuziosamente a livello fisico e con tantissime sfumature caratteriali, rendendoli così molto realistici e concreti.
La storia ha uno svolgimento molto lineare, raccontata con un linguaggio molto semplice correlato a un ritmo incalzante che tiene il lettore rapito a essa.
Molto bello il personaggio di Amberle, che riesce a essere tutto ciò che c’è di più lontano dai soliti stereotipi, dandole uno spessore concreto, a volte anche più degli altri.
Ambientazioni magiche vengono costruite tutte intorno al lettore, che si stacca totalmente dalla realtà, immergendosi interamente nella storia.
Finale che è un colpo al cuore e che porta a proseguire subito la lettura, e per fortuna i seguiti sono già tutti pubblicati.
Micol Borzatta