Londra vittoriana, XIX secolo.
Dorian Gray, un ragazzo davvero bellissimo, ma anche parecchio ingenuo, viene convinto dal suo amico pittore Basil Hallward, a posare per un dipinto.
Da quel momento Dorian inizierà a rendersi conto di quanto sia potente effettivamente la sua bellezza, e che gli potrà aprire un sacco di porte.
Ad accentuare la convinzione di Dorian e cancellare la sua malizia, ci penderà Lord Henry Wotton, che conoscerà proprio nello studio di Basil.
Dorian inizia così a buttarsi in ogni esperienza che la vita gli mette davanti, senza pensare assolutamente alle conseguenze.
Man mano che il tempo passa, Dorian si accorge che tutti gli effetti negativi della vita che sta conducendo e che non appaiono su di sé, sono rappresentati nel quadro che Basil gli aveva regalato.
Infatti il suo ritratto continua a modificarsi, ammalarsi, imbruttirsi, trasfigurarsi, rispecchiando le malefatte e gli atti feroci commessi da lui.
Dorian decide così di nascondere il quadro in soffitta, in modo che nessuno possa scoprire il suo segreto.
L’unica persona con cui ne parla è proprio Basil Hallward, creatore del quadro, e che ucciderà quando riceverà da lui solo critiche e prediche, accusandolo di essere il colpevole di tutto, essendo il creatore del quadro ed essendo stato lui a convincerlo a posare.
Il rimorso continuerà a perseguitare Dorian fino a portarlo a prendere una decisione davvero importante.
Romanzo molto toccante e profondo, che descrive perfettamente come una persona ingenua e pura possa, a causa di compagnie sbagliate, farsi manipolare fino a trasformarsi in tutto quello che di peggio ci possa essere.
Bellissima la scelta dell’autore di rappresentare la coscienza di Dorian sotto forma di quadro che permetterà a Dorian di avere davanti agli occhi i risultati delle proprie scelte come un continuo monito.
Il lettore può trovare infatti un continuo alternarsi tra la vita spensierata e menefreghista di Dorian e i suoi sensi di colpa che lo martoriano ogni volta che si chiude in soffitta a osservare il quadro che gli sbatte in faccia i risultati.
Molto psicologico e istruttivo, è un romanzo che fa davvero molto riflettere.
Micol Borzatta