
TRAMA
Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre - quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese.
Ancora, immaginate che la gran dama vi dica "Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!", e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro - o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento.
RECENSIONE
Patrick Dennis, dopo essere rimasto orfano, viene mandato a vivere dalla sorella del padre, sua Zia Mame, una donna di cui ha sempre sentito parlare male a causa della sua esuberanza e della sua eccentricità.
Appena arriva a casa della zia la trova impegnata in una delle sue famosissime feste, e la prima impressione è stata shockante, ma piano piano, conoscendola e vivendoci insieme, scopre le mille sfaccettature di questa donna, esternamente molto forte ma interiormente molto fragile.
La storia si presenza come una sorta di biografia dell’autore, ma Patrick Dennis in realtà è solo uno pseudonimo.
I capitoli sono momenti autoconclisivi della sua vita con la zia e iniziano tutti con la lettura, da parte di Patrick, di una notizia sul giornale dove viene narrata la storia di una donna che si è trovata sulla porta di casa un neonato e ha deciso di crescerlo.
Per ogni azione compiuta da questa donna sul giornale, Patrick narrerà un episodio della sua vita con la zia in cui è avvenuta qualcosa di simile o di ancora più eclatante.
Il ritmo della narrazione è molto veloce e scorrevole, con descrizioni molto dettagliate, ma leggere, che non annoiano e fanno sì che ci si affezioni totalmente ai personaggi, in particolare modo a questa zia che vorremmo tutti.
Una storia commovente e coinvolgente, che ci farà ridere tantissimo, ma anche piangere tanto, entrandoci direttamente nel cuore.
Micol Borzatta