Recensione

Mary Crane lavora per una compagnia immobiliare, e versa in pessime condizioni economiche, che la portano a compiere un gesto molto avventato: quando il suo datore di lavoro le consegna una busta contenente 40.000 dollari da depositare in banca, tutti in contanti, lei decide di tenerseli per sé e di scappare a Fairvale da Sam, un uomo che ha conosciuto durante una crociera, appianare i suoi debiti con una parte dei soldi e vivere così con lui.
Durante il viaggio però si perde e si trova sulla vecchia autostrada che passa davanti al Bates Motel, ed è proprio qui che si ferma quando inizia un terribile temporale.
Il motel è gestito da Norman Bates, un quarantenne grassoccio, piuttosto strano e inquietante che vive in un’enorme casa sulla collina dietro al motel insieme alla madre.
Per risparmiare a Mary un miglio di strada fino al ristorante più vicino, Norman la invita a cena da lui e si sfoga raccontandole del suo travagliato rapporto con la madre, ma quando Mary gli consiglia di “metterla in qualche posto” Norman ha un terribile scatto d’ira, che cerca di frenare subito, scusandosi subito dopo.
Tornata nella sua stanza Mary si infila sotto alla doccia, quando riceve una visita inaspettata.
Qualche giorno dopo Lila, sorella di Mary, non ricevendo notizie dalla sorella, decide di chiamare Sam, il quale le comunica di non avere notizie.
Preoccupati, dopo aver chiamato la polizia, i due decidono di indagare seguendo le tracce di Mary, fino ad arrivare al Bates Motel.
Romanzo thriller scritto nel 1959, in Italia arrivò con il titolo Il passato che urla, ma dopo il successo ottenuto nel 1960 il film di Hitchcock, che puoi trovare recensito qui dal 19 aprile 2020, venne ripristinato il titolo originale.
Diventato un bestseller dal romanzo vennero tratti sei film, una serie televisiva e un documentario. Il romanzo stesso divenne il primo di una trilogia, seguito da Psycho II del 1982 e Psycho House del 1990, da cui hanno tratto dei film, ma non li hanno mai tradotti in italiano.
La storia è avvincente e molto intrigante, sa coinvolgere appieno il lettore, ma se la si legge dopo aver visto i film e la serie TV perde un po’ del suo potere ansiogeno, lasciando il lettore un po’ freddo.
Descrizioni meravigliose rendono tutto molto concreto e reale, e la lettura piacevole.
Sicuramente da leggere senza sapere la storia.
Micol Borzatta
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