
Raccolta di tre racconti molto brevi ma davvero intensi.
Il primo racconto è La ragazza scomparsa.
La compagna di stanza di Betsy esce una sera e da quel momento scompare.
Betsy aspetta tre giorni a rivolgersi alla direttrice del campo estivo perché spaventata delle conseguenze, e quando lo fa sembra che l’indizio più importante fosse che prima di sparire cantava, mentre in segreteria manca la sua scheda e nessuno sembra sapere che corsi frequentasse.
Nessuno si ricorda di averla vista o abbia un compito, un disegno o una composizione fatta da lei. Nemmeno gli abitanti vicino al campo riescono a ricordarsi esattamente di lei, e le foto in cui compare sono tutte sfocate.
Il secondo racconto è Viaggio con signora.
Joseph ha nove anni e si appresta ad affrontare, per la prima volta da solo, il viaggio in treno verso Merrytown, dove abita il nonno che lo sta aspettando alla stazione.
Mentre è in viaggio e intento a guardare fuori dal finestrino il paesaggio scorrere, gli si siede accanto una donna che, davanti al controllore e a un poliziotto si dichiara sua madre, quando invece è una ricercata per furto.
Il terzo racconto è Incubo.
Miss Morgan lavora da sei anni per Mr Lang, quando un giorno, a causa dell’assenza per malattia di Miss Fishman, viene incaricata di recapitare un pacco a Mr Shax, dalla parte opposta della città.
Mentre sta attraversando la città compare un furgoncino con le casse al massimo del volume che sta pubblicizzando un concorso in cui bisogna trovare Miss X, e la descrizione di questa fantomatica persona è la descrizioni di Miss Morgan.
Miss Morgan cerca in tutti i modi di sfuggire al furgoncino e di cambiare cappellino, guanti, ma ogni volta il messaggio urlato cambiava con le nuove informazioni, come se la stessero seguendo.
Il primo racconto, che è anche quello che dà il nome alla raccolta, ha dei personaggi descritti minuziosamente e sono molto realistici, a partire da Betsy che si comporta come una normalissima bambina di tredici anni, alla direttrice del campo estivo che cerca di essere irreprensibile.
Il senso di angoscia all’inizio non è intensissimo, ma procedendo con la lettura si viene risucchiati come solo la Jackson sa fare.
Il secondo racconto è molto intenso anche se davvero pacato.
Di fondo fa riflettere molto, ma non ha un’atmosfera inquietante o ansiogena. Anzi è molto tranquillo e permette di riprendersi da quello precedente.
Il terzo racconto, invece, l’ho trovato molto strano e mi ha lasciato perplessa, perché non sono riuscita a capire il messaggio e nemmeno il finale.
Una lettura coinvolgente e veloce, ci si mette circa un paio d’ore, che ci butta nel mondo della Jackson ancora una volta, permettendoci di alleviarne la malinconia.
Micol Borzatta