
Lazlo Strange è un ragazzo orfano cresciuto dai monaci a cui piace moltissimo sognare.
La sua infanzia la passa a scappare dai suoi doveri per vivere fantasiose avventure legate alle fiabe che gli avevano raccontato.
Fiabe legate alla Città Invisibile, conosciuta anche come Pianto. Città che diventò la sua ossessione.
Cresciuto, ormai ventenne e bibliotecario, Lazlo ha l’onore di conoscere una delegazione di soldati di Pianto, soldati che erano i protagonisti delle fiabe e delle sue avventure.
Riesce così a unirsi al gruppo e a partire verso la città dei suoi sogni, vivendo durante il viaggio meravigliose avventure.
Romanzo fantasy di spettacolare bellezza.
La narrazione è avvincente, anche se la parte da quando lui diventa adulto e bibliotecario e la sua partenza per Pianto rallenta un pochino, ma riprende un ritmo molto adrenalinico e frenetico con la sua partenza che diventa un po’ anche la nostra partenza per un viaggio fantastico.
Bellissima anche la capacità della Taylor di rendere il già visto inedito.
Infatti sa prendere spunto da altri fantasy e rendere tutto innovativo, ad esempio la pelle blu di Sarai, che ricorda moltissimo Avatar, ma che in un primo impatto durante la lettura, per come è descritta e specificata, sembra una novità e non si riesce a fare subito il parallelismo.
Davvero immaginativo il mondo creato, totalmente diverso dai soliti mondi inventati e per nulla conosciuto come capita nei fantasy medievali, cosa che porta il lettore a essere sempre incuriosito.
Mi sono piaciuti moltissimo i personaggi, creati a 360 gradi, pieni di sfumature e davvero completi sotto ogni aspetto, specialmente Lazlo, di cui possiamo vivere in prima persona tutta la sua crescita, legandoci a lui con un’intensità che ci farà vivere tutto il romanzo ancora più profondamente.
I temi trattati poi sono fenomenali. Infatti l’autrice riesce a parlare di violenza, di stupro e di guerra civile con toni profondi ma in modo leggero, così che possano capirli e metabolizzarli anche i lettori più giovani senza spaventarsi.
L’unica cosa che non mi è piaciuta è il triangolo amoroso che non c’entra nulla con la storia, ma inserito solo per rendere un ottimo fantasy un young adult fantasy.
Il finale poi lascia aperte mille interpretazioni, portando il lettore a voler leggere il prima possibile il sequel che uscirà in lingua inglese a ottobre.
Potente, magico e conturbante, uno dei migliori fantasy dell’anno.
Micol Borzatta