
Armando Pittella si risveglia in piena notte in mezzo a un prato. Subito a primo impatto è convinto che gli amici gli abbiano fatto uno scherzo dopo una serata passata a fare bagordi.
Si alza e come prima cosa si accende una sigaretta, mentre pensa a dove potrebbe essere e soprattutto a cosa avesse bevuto visto che non si ricorda assolutamente più niente.
Camminando si accorge di essere al cimitero, così decide di dirigersi verso l’uscita, sicuramente il custode, se gli avesse spiegato lo scherzo di cattivo gusto fatto dagli amici, gli avrebbe aperto il cancello e avrebbe potuto andare a casa.
Arrivato al gabbiotto del custode vede avvicinarsi tre uomini, sono degli sconosciuti e Armando inizia ad avere paura, così picchia sempre più forte sulla finestra del gabbiotto per attirare l’attenzione del custode, però sembra che nessuno lo senta.
Non appena i tre uomini gli si avvicinano gli spiegano che sono venuti per accoglierlo, Armando non capisce a cosa si riferiscano, fino a quando non gli comunicano che è morto, ed ora è in transizione in attesa di potersi dissolvere e passare oltre.
Armando non ci crede, non può essere vero, così appena all’alba vede aprirsi il cancello cerca di uscire, ma viene risbattuto come se fosse andato contro a un muro invisibile.
Passa tutta la giornata a cercare di uscire, ma quando tre signore, che entrano dal cancello, gli passano attraverso, Armando crolla.
Si risveglia che è ancora notte, ormai non può fare altro che accettare la sua condizione e cercare di capire come poter passare oltre. Inizia così un viaggio introspettivo e romantico che ripercorre la sua vita.
Un romanzo totalmente introspettivo dove guidato dal protagonista anche il lettore inizia a ripensare a come sta utilizzando la sua vita.
Le descrizioni sono minuziose ma concentrate esclusivamente sui pensieri dei personaggi, in modo da trasmettere al lettore la loro lotta interiore, i loro rimorsi, i loro pensieri e le loro vite.
Passando dal protagonista, con i ricordi della sua vita che piano piano gli ritornano in mente, arriviamo a conoscere anche la vita dei tre uomini che lo aiutano a capire cosa stia succedendo, a capire come mai si ritrova lì, e alla moglie di uno degli ospiti del cimitero, che sarà l’unica a poter sentire le loro voci e sarà proprio lei la figura importante per Armando per capire gli ultimi atti prima della sua morte e poter quindi passare oltre.
Una figura importante che però non compare se non nelle ultime pagine del romanzo e in modo molto marginale, in modo da tenere il lettore sempre concentrato sul filone principale della storia e sul protagonista principale.
Un romanzo davvero profondo che cattura fin dalle sue prime pagine dando molti spunti per pensare. Un romanzo che non si può definire di evasione, ma che sa lo stesso rapire il lettore e tenerlo legato fino alla fine.
Micol Borzatta