Kim Stone viene chiamata per andare a interrogare una giovane madre a cui hanno rapito la figlia.
Kim, pur essendo un ispettore di polizia, non si occupa di casi di rapimento, ma di omicidi, e non capisce come mai vogliano proprio lei, quando scopre che la madre della bambina è una sua vecchia conoscenza.
Infatti Kim e Karen hanno passato un periodo nella stessa casa famiglia.
Karen vuole Kim perché la figlia di nove anni, Charlie, è stata rapita insieme alla sua amica del cuore, Amy, mentre uscivano dalla piscina.
Kim scopre che il caso è identico a quello che tredici mesi prima ha riguardato altre due bambini di nove anni: Suzie ed Emily.
Nel vecchio caso, a causa di errori fatti anche dalla polizia, è stata rilasciata soltanto Emily.
Kim decide che il caso deve essere suo, perché vuole assolutamente che entrambe le bambine ritornino a casa sane e salve.
Inizia così una ferocissima corsa contro il tempo. Hanno soltanto tre giorni di tempo prima che i rapitori uccidano le bambine, dopo un gioco perverso fatto di SMS ai genitori e cadaveri seminati in giro.
Kim non è mai stata così sotto pressione, di solito le sue vittime sono già morte e può condurre le indagini con più ponderatezza e tempo, ma non si lascia scoraggiare e darà tutta se stessa, come sua abitudine, per risolvere il caso.
Terzo romanzo della scrittrice, troviamo la stessa tensione e lo stesso ritmo narrativo a cui ci ha già abituato.
Come nei precedenti romanzi la Marson, riesce a narrare una storia crudele, quasi reale e veramente cruda e truce, con un linguaggio semplice che non stravolge troppo il lettore, permettendogli così di godersi la lettura, nonostante usi delle descrizioni che sono veramente profonde e minuziose.
Il lettore infatti può tranquillamente sentire, come se fossero sue, tutte le emozioni e le sensazioni delle bambine, la paura, il freddo, la tensione, il dolore, ma anche l’ansia, la determinazione di Kim e l’angoscia dei genitori.
Grazie a capitoli alternati, infatti, possiamo vivere la vicenda da tutti i punti di vista, in modo da avere un quadro perfettamente chiaro degli avvenimenti, pur non conoscendo i dati fondamentali: ovvero chi sono i colpevoli? In particolar modo chi è il Soggetto Uno?
Un thriller mozzafiato che sa lasciarci con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina e saprà coinvolgere talmente tanto che alla fine ci troveremo a urlare dalla rabbia quando si scoprirà chi è la mente che ha ideato tutto il piano terribile.
Travolgente e shockante, uno dei più bei thriller mai letti.
Micol Borzatta