
Nancy Kincaid è la segretaria personale del futuro governatore Fernando Woodlawn.
Un lunedì mattina, appena arriva in ufficio, la sua vita sembra essere stravolta. Infatti non ha quasi fatto in tempo ad appoggiare la sua borsa sulla scrivania che viene avvicinata da una donna di colore vestita di rosso, che scopre chiamarsi Martha, e che la invita malamente ad attendere Nancy Kincaid in sala d’attesa.
Nancy rimane allibita, è lei Nancy Kincaid, ma nessuno sembra riconoscerla e uno dei soci dello studio decide perfino di chiamare la polizia.
Cosa ancora più strana, che spinge Nancy ad andarsene, è quella di sentire una presenza invisibile sussurrarle all’orecchio di sparare a tutti e basta.
Nel frattempo a casa di Avis Best è scoppiato il finimondo.
Mentre era intenta a lavorare il figlio scoppia a piangere, il telefono a squillare e il marito a urlare fuori dalla porta che stava cercando di buttare giù a spallate.
Finimondo che riesce a sistemare prendendo in braccio il figlio, minacciando il marito di chiamare Oliver Perkins e rispondendo al telefono, al quale c’era proprio la nonna di Perkins che chiamava a causa di un casino: il fratello, Zachary, è scomparso.
Mentre Oliver si reca a casa della nonna, Nancy si rifugia al parco dove le sembra che ogni barbone e senza tetto le ripeterà continuamente che alle otto, l’ora delle bestie, un tizio morirà e lei dovrà esserci.
Voci che la portano a credere di essere impazzita e che la portano a sparare davvero a uno di quei disagiati quando le blocca la strada, per fortuna mancandolo.
Zachary invece si sveglia nel suo cottage, tutto sporco di sangue e con un grosso borsone rosso sotto il letto e la polizia fuori dalla porta, per fortuna nell’armadio aveva costruito un doppio fondo dove nascondersi.
Nancy viene arrestata e portata in ospedale e deve fare di tutto per dimostrare la sua identità, specialmente a Mulligan.
Oliver, arrivato a casa del fratello trova il cadavere di una donna, tutti gli indizi portano a incolpare Zachary, ma lui sa che è innocente.
Zachary deve dimostrare la sua innocenza, perché lui non ha ucciso nessuno.
Mulligan continua a indagare sul cadavere della donna che hanno identificato: è Nancy Kincaid.
Romanzo thriller molto intrigante.
Fin dalle primissime pagine veniamo subito rapiti e buttati nella psiche di Nancy facendoci creare un immediato legame empatico che ci porta a sentirci come lei, al punto di volerle urlare nelle orecchie di tirare fuori dei documenti, chiamare la polizia per le impronte digitali, telefonare a Fernando, insomma fare qualsiasi cosa, ma non assumere un atteggiamento da ladra quando mettono in dubbio la sua identità, in fondo lei non sta mentendo.
Anche l’inserimento degli altri personaggi, con capitoli alternati, funziona molto, e le loro vite hanno lo stesso ritmo ansiogeno di quelli di Nancy, tenendoci così sempre tesi come corde di violino.
Fino a quasi metà libro non si capisce come mai i vari personaggi siano collegati, ma la storia di ognuno di loro è scritta talmente bene che ci appassioniamo a loro ugualmente.
Ogni personaggio ha una storia incredibile e si collegano fra di loro magistralmente, creando un intreccio inverosimile.
Lo stile è accattivante e intenso, senza termini troppo ricercati, ma comunque profondo, specialmente nelle parti riguardanti la psiche e l’animo umano.
Una storia intricata e spettacolare che ci tiene legati fino all’ultima pagina.
Micol Borzatta
Copia presa in biblioteca