Oggi ricorrono i morti (speriamo vinca mio nonno), Eugenia Guerrieri (Autopubblicato 2017) a cura di Micol Borzatta

+18.04 - Oggi ricorrono i morti

 

Cimitero di Velletri, 2 novembre 2016.

Ricorre il giorno dei morti e per il custode del cimitero è il giorno peggiore dell’anno. Infatti lui può vedere i morti e quel giorno dovrà sopportare sia loro che la mandria di dolenti che andranno a trovare i loro cari defunti.

Già di prima mattina si troverà a dover affrontare Mister Lamento, un fantasma che lo avvicina solo per lamentarsi, la Brava Vecchina, la nonnina che ogni volta gli chiede se stavolta il figlio e il nipote si fermeranno più dei soliti cinque minuti annuali, un autista di carri funebri che, nonostante ci sia il cartello, cerca di entrare dall’entrata per i pedoni, bloccando il passaggio e l’enorme ed esorbitante quantità di sporcizia che i visitatori lasciano in giro, perché usare i bidoni della spazzatura è troppa fatica.

Ed è proprio mentre sta gettando la prima ondata di rifiuti che fa la conoscenza di Anna, una ragazza del 1897 e morta il giorno dell’inabissamento del Titanic, che nonostante stia girando da più di un secolo nel mondo dei vivi, è la prima volta che trova qualcuno che la senta e la veda, e anche per questo si innamora di lui.

Il peggio sembra quasi passato quando un ragazzone con lo sguardo malvagio inizia a fare il bullo e a prendersela sia con lui che con il figlio del fioraio.

Andando avanti con la giornata le cose diventeranno sempre più pesanti e i problemi da risolvere saranno sempre maggiori. Riuscirà mai ad arrivare a fine giornata?

Secondo romanzo dell’autrice, che ha già pubblicato Deathdoc, in cui ritroviamo lo stesso humor, la stessa ironia, un’eccezionale bravura narrativa e descrittiva e un nuovo modo di percepire e interagire con un cimitero.

Un romanzo leggero che permette di passare un pomeriggio in pieno svago, ha la capacità di catturare il lettore e trasportarlo in un luogo, di solito lugubre e cupo e farglielo vivere in maniera completamente diversa, più luminoso, aeroso e sereno.

Molto simpatiche e fantasiose le vicende vissute dal protagonista, esilaranti i comportamenti dei trapassati che dimostrano ancora un’umanità incredibile, tant’è che mantengono certe brutte abitudini, e purtroppo veramente realistiche certe descrizioni di mancanze di rispetto che avvengono realmente, ad esempio il comportamento dei visitatori.

Un romanzo completo che come il precedente non si può non adorare e che ci porta ad amare sempre di più l’autrice.

Micol Borzatta

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