RECENSIONE – Blacwater. La Diga – Michael McDowell – Beat 2023

TRAMA

L'eredità di una donna defunta e uno smembramento che fa raggelare il sangue

1922. Mentre Perdido si sta riprendendo dalla devastante inondazione, la costruzione di una diga è l'unico baluardo possibile contro la furia dell'acqua. Ma il cantiere riversa sulla cittadina il suo carico di imprevisti: la rivolta degli operai, il capriccio delle correnti, il mistero di alcune sparizioni. La matriarca Mary-Love si scontra con Elinor, ora parte della famiglia Caskey. 
Macchinazioni, alleanze innaturali, sacrifici: a Perdido i mutamenti saranno profondi, le conseguenze irreversibili. La lotta è appena cominciata.

RECENSIONE

Alabama, Perdido, 1922

Sono passati tre anni da quando Oscar ha trovato Elinor durante la piena che ha distrutto il paese.

Elinor e Oscar sono riusciti ad andare a vivere nella loro casa, staccandosi da Mary-Love, ma il prezzo da pagare è stato lasciare alla suocera e alla cognata la figlia Miriam e rinunciare per sempre a lei.

Elinor nel frattempo rimane incinta nuovamente e dà alla luce Frances, una bimba a cui si attacca moltissimo, e di cui si prende cura totalmente, lasciando il lavoro da insegnante e dedicando tutte le sue forze al suo ruolo di madre, sorprendendo tutti.

Mary-Love, non contenta di questo cambiamento, decide allora di spingere il sindaco e la popolazione a costruire una diga e degli argini con la scusa di evitare una nuova piena, in realtà sapendo che così avrebbe fatto un torto a Elinor, che non vuoi assolutamente che il fiume venga imbrigliato e, soprattutto, non vuole smettere di vedere il fiume dalla sua finestra.

Mary-Love decise che Elinor non era stata abbastanza umiliata, e si mise in cerca di un modo per annientare la nuora.

Per questo decide di ospitare a casa sua l’ingegnere Early Haskew per tutta la durata dei lavori, senza immaginare che facendo così si tirerà la zappa sui piedi, perché la figlia Sister, sempre stata devota alla madre, decide di sposarsi con Early e uscire dal controllo materno.

Elinor, Invece, decide di accettare la diga, dopo aver fatto un sacrificio al fiume, e aver fatto una profezia alla sua cuoca e amica Zaddie:

“Ma quando sarò morta, Zaddie… Con o senza la diga, l’acqua cancellerà questa città e tutti i suoi abitanti dalla faccia della Terra”

Nel frattempo Queenie, cognata del cognato vedovo di Mary-Love, James, si trasferisce a Perdido per scappare dal marito, che però la raggiunge e la violenta.

Anche questa volta sarà Elinor a risolvere il problema che si è venuto a creare.

Secondo volume della serie, continuano a seguire la lunga lotta di potere tra Elinor e Mary-Love, battaglia in cui la prima sfodera attacchi difensivi agli attacchi diretti della prima.

Il personaggio di Elinor ha un grande cambiamento, rispetto al primo volume, sembra più matura, ma anche più sicura di sé, e segue solamente il suo progetto di rendereOscar e la sua famiglia più ricchi e potenti possibili.

In questo volume ho trovato il primo personaggio che non sopporto, e si tratta di Frances, che fino alla fine si dimostra una bombetta frignona e viziata. Per carità, anche Miriam è viziata e ha un comportamento irritante, come Mary-Love, ma almeno loro due hanno una base alle spalle e sono coerenti con i loro personaggi, Frances invece sembra incoerente, solo una bombetta senza arte né parte.

Anche questo secondo volume si legge in una giornata grazie al suo velocissimo ritmo narrativo, e con un finale che incuriosisce.

Micol Borzatta

Copia di proprietà

Lascia un commento