La mia vita da Zucchina, Gilles Paris (Piemme Junior 2016) a cura di Micol Borzatta

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Icaro, chiamato da tutti Zucchina, è un ragazzino molto particolare. Da quando suo padre se n’è andato lasciando lui e la madre la sua vita è cambiata radicalmente. Prima viveva felice, la madre gli faceva trovare latte caldo e biscotti quando tornava da scuola, gli preparava da mangiare e lo coccolava. Dopo l’abbandono del padre, la madre ha perso il lavoro e un giorno, mentre tornava a casa, si è schiantata contro l’albero del vicino e da quel momento è invalida a una gamba.

Ricevendo la pensione di invalidità e non dovendo più andare da nessuna parte, la madre ha iniziato a bere una birra dopo l’altra davanti alla televisione, sempre in vestaglia e pantofole, tant’è che la vestaglia era tutta sporca e macchiata e le pantofole bucate.

Zucchina ha incominciato a fare lui le pulizie in casa e prepararsi da mangiare, ma questo non toglieva il fatto che la madre, ogni volta che era un po’ nervosa o troppo bevuta, quindi praticamente sempre, lo picchiasse forte.

Un giorno, mentre Zucchina ripulisce la camera della madre, trova una pistola e corre in giardino a giocare. La madre, sentendo i rumori dei colpi, esce e cerca di strappargliela dalle mani minacciandolo di picchiarlo, ed è così che parte un colpo lasciando Zucchina orfano di madre.

Non sapendo che fine abbia fatto il padre, Zucchina viene portato in una casa per bambini e la sua vita avrà davvero una svolta.

Sarà proprio a La Fontane che Zucchina imparerà cosa sia l’amicizia, il rispetto e l’amore. Incontrerà grandi amici come Simon, Ahmed, e l’amore con l’arrivo di Camille.

Un romanzo molto toccante con grande valore didattico che sa affrontare temi importanti come la violenza domiciliare nei confronti dei bambini con un linguaggio semplice, infatti la voce narrante è Zucchina, un linguaggio da bambino che arriva dritto al cuore facendo innamorare il lettore di Zucchina.

Un romanzo adatto sia ai più piccoli, ma anche agli adulti, adattissimo per essere letto magari insieme genitori e figli, accoccolati sul divano o sul letto immersi in queste pagine favolose che trasmettono davvero tanto.

Micol Borzatta

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